Un sensore a bassa potenza, posto all’interno dell’occhio, potrebbe rilevare le variazioni della pressione oculare, monitorando e gestendo in maniera continuativa il glaucoma.
Impiantabile in maniera permanente mediante la chirurgia della cataratta, questo dispositivo potrebbe rilevare istantaneamente i dati e trasmetterli via wireless al computer mediante onde a radiofrequenza.
Il sensore, ancora in fase prototipale, è stato messo a punto da un gruppo di ingegneri e oftalmologi dell’Università di Washington, a Seattle, negli Stati Uniti, che hanno pubblicato la ricerca su Journal of Micromechanics and Microengineering (Çağdaş Varel et al., A wireless intraocular pressure monitoring device with a solder-filled microchannel antenna, J. Micromech. Microeng. 24 045012 doi:10.1088/0960-1317/24/4/045012)
“Nessuno ha mai inserito dispositivi elettronici all’interno del cristallino dell’occhio, quindi questo studio è un po’ più radicale”, ha dichiarato Karl Böhringer, Professore di ingegneria elettrica all’Università di Washington. “Abbiamo dimostrato che in linea di principio, questo processo è possibile. Se si riesce amontare questo dispositivo sensore in un impianto di lente intraoculare durante l’intervento di cataratta, esso non richiederà ulteriori interventi chirurgici per i pazienti”.
Una sottile antenna circolare attraversa il perimetro del dispositivo – un po’ come se tracciasse l’iride – e sfrutta un’energia proveniente dal campo circostante per alimentare un piccolo chip, che è un sensore della pressione. Il chip, poi, comunica con un ricevitore vicino rispetto agli spostamenti nella frequenza, che rappresentano variazioni della pressione, spiegano gli esperti. Il valore effettivo della pressione viene poi calcolato e le variazioni vengono rilevate e registrate in tempo reale.
Il ricevitore potrebbe essere un palmare oppure un dispositivo integrato in uno smartphone, ha spiegato Böhringer.
Fonte: www.quotidianosanita.it