La nuova retina artificiale realizzata presso i laboratori dell’Istituto Italiano di Tecnologia funziona come una microcella solare: è infatti la prima retina artificiale creata con materiali organici e biocompatibili. Il nuovo dispositivo è stato messo a punto dal gruppo di ricerca di Fabio Benfenati e viene è descritta sulla rivista Nature Photonics.
L’idea di partenza dei ricercatori è stata quella di sostituire le funzionalità di coni e bastoncelli (neuroni specializzati nel rispondere agli stimoli luminosi della retina) con un materiale sensibile alla luce. La scelta è caduta su un polimero organico (rr-P3HT), un semiconduttore fotovoltaico. A differenza di altri impianti retinici, come quelli basati sul silicio e non completamente flessibili, infatti l’uso di un polimero organico può adattarsi meglio alla curvatura dell’ occhio, perché soffice, leggero e, appunto, flessibile. Ma soprattutto è un materiale sensibile alla luce e non ha bisogno di una sorgente elettrica esterna per funzionare.