LASIK significa LASer In situ Keratomileusis e si basa sull’utilizzo del laser ad eccimeri per modellare la cornea.
La Lasik permette di correggere tutte le miopie, fino a 8-10 diottrie in relazione allo spessore, ipermetropie fino a 5-6 diottrie in relazione alla curvatura pre-operatoria e astigmatismi anche superiori a 5 diottrie.
Il trattamento con il laser a eccimeri Lasik non avviene sulla superficie della cornea, ma all’interno di essa. Ecco perché prima di utilizzare il laser si crea sulla cornea un “flap”, una specie di sportello corneale che non viene asportato, ma ribaltato da un lato per consentire l’applicazione del laser sulla cornea.
Il taglio può essere eseguito con strumento meccanico automatizzato a lama oscillante, detto microcheratomo, oppure con un laser ad effetto fotomeccanico (il laser a femtosecondi), mentre un anello, connesso ad un sistema di suzione da parte di una pompa pneumatica, tiene l’occhio sotto pressione.
Il chirurgo modella poi con il laser la cornea per correggere il difetto refrattivo e al termine lo “sportello” precedentemente creato è riposizionato senza applicare alcun punto di sutura.
Non vi sono particolari differenze né per l’anestesia (sempre con collirio) né di durata della Lasik rispetto alla PRK. Durante alcune fasi dell’intervento Lasik è possibile che la visione del paziente risulti temporaneamente offuscata: questo è un aspetto del tutto normale e non deve preoccupare.
Al termine della procedura è prescritta una terapia a base di colliri, che deve essere seguita in maniera rigorosa.