La miopia si verifica quando l’occhio è più lungo del normale o quando la cornea è troppo curva. In questi casi, i raggi di luce sono focalizzati davanti alla retina e non su di essa. Infatti il termine Miopia deriva dalla parola greca myopos che significa “socchiudere gli occhi”, un espediente effettivamente adottato dal miope per migliorare la nitidezza di ciò che sta osservando; le palpebre, se “strizzate”, funzionano come un diaframma naturale permettendo un aumento della profondità di campo.
Per questo motivo si possono distinguere nitidamente gli oggetti vicini, mentre gli oggetti distanti appaiono sfocati.
In Italia i miopi sono circa dodici milioni, di cui due milioni molto gravi, che necessitano di un trattamento con l’impianto di cristallino artificiale.
Sintomi tipici della miopia
Fra i sintomi della miopia abbiamo l’affaticamento visivo, il mal di testa e lo strabismo ma, più di tutti, il segno classico della miopia è la difficoltà a vedere nitidamente gli oggetti lontani, come ad esempio i cartelli stradali o la lavagna a scuola.
Come si corregge la miopia
La correzione più adatta dipende dalle esigenze del paziente e dallo stile di vita che conduce.
Occhiali da vista o lenti a contatto sono i metodi più comuni per correggere la miopia.
E’ possibile correggere la miopia con la LASIK o con altri sistemi di chirurgia refrattiva come la PRK.
Si tratta di procedure chirurgiche utilizzate per correggere o migliorare la visione modificando la conformazione della cornea per ottenere una messa a fuoco migliore.
Le tecniche più recenti come gli impianti di lenti fachiche, determinano lo stesso effetto grazie all’inserimento di un piccolissimo cristallino artificiale all’interno dell’occhio.
Studi e approfondimenti sulla miopia
Uno studio scientifico su miopia e difetti del campo visivo ha evidenziato che la presenza di difetti del campo visivo nei pazienti miopi può rappresentare un importante fattore di rischio per lo sviluppo del glaucoma. Il risultato della ricerca è stato presentato all’American Glaucoma Society (AGS) 23rd Annual Meeting da un gruppo di ricercatori dell’Università della California, San Francisco.
Lo studio, che ha coinvolto 5.277 partecipanti con età media di 40 anni, non sottoposti ad alcun intervento chirurgico di cataratta o di chirurgia refrattiva, ha portato i ricercatori a verificare come i difetti del campo visivo aumentino con la gravità della miopia. I ricercatori hanno scoperto che le probabilità di difetti del campo visivo erano significativamente maggiori nei pazienti con miopia lieve, moderata o grave, rispetto a quelli emmetropi (senza difetti refrattivi).
I primi risultati dello studio hanno dunque evidenziato come le persone affette da miopia siano maggiormente soggette a glaucoma. Per tale motivo resta sempre prioritario sottoporsi a regolari visite oculistiche, al fine di poter individuare un eventuale danno glaucomatoso seppur iniziale, sin dai primi sintomi, che spesso vengono ignorati dai pazienti e procedere così ad una corretta e tempestiva gestione della malattia.
miopia
Perchè la miopia è diventata una epidemia?
(da Panorama)
Mio papà è miope, lo era la mia nonna materna, lo siamo io e mia sorella e anche mio figlio ora porta gli occhiali. Sul fatto che la miopia sia un disturbo principalmente genetico per me non ci piove. Eppure se guardiamo le statistiche siamo costretti a constatare che il fenomeno è in aumento costante, e questo è difficile da spiegare solo con l’ereditarietà. Devono esserci altri fattori, ambientali, che hanno contribuito a far aumentare l’incidenza nella miopia tra le giovani generazioni. (leggi di più)
Miopi raddoppiati in mezzo secolo
La prevalenza è raddoppiata tra i giovani adulti in Europa e negli Stati Uniti rispetto a 50 anni fa, la miopia colpisce circa metà di loro, ma un aumento ancora maggiore, tanto da spingere la rivista scientifica Nature a definirlo senza paura di esagerazioni un boom, si è registrato in Asia. “Sessant’anni fa”, riporta Nature, “il 10-20% della popolazione cinese era miope. Oggi lo sono fino al 90% degli adolescenti e dei giovani adulti. A Seoul, ben il 96,5% dei ragazzi di 19 anni sono miopi”. E secondo alcune stime, entro la fine del decennio i miopi potrebbero rappresentare un terzo degli abitanti del pianeta, raggiungendo globalmente i 2,5 miliardi. (leggi di più)
Il segreto è la luce?
Secondo alcuni critici la luce non può essere l’unico fattore coinvolto in questa associazione, ma gli studi di Ian Morgan, ricercatore australiano dell’Università di Canberra, sembrano invece fornire una base scientifica a questa ipotesi. Per tre anni ha messo in atto un esperimento in alcune scuole di Guangzhou, in Cina, coinvolgendo bambini tra i 6 e i 7 anni. Circa 900 di loro hanno frequentato una lezione di 40 minuti che si svolgeva all’aperto alla fine di ogni giornata. All’età di 9-10 “solo” il 30% di loro ha sviluppato la miopia, rispetto al gruppo di controllo che aveva continuato a svolgere le lezioni solo in classe, all’interno del quale l’incidenza risultava essere del 40%. E altri esperimenti svolti a Taiwan hanno dimostrato che aumentando il tempo passato fuori aumentava ulteriormente il divario. (leggi di più)