La PRK, PhotoRefractive Keratectomy o fotocheratotomia refrattiva è una tecnica di chirurgia refrattiva. Si esegue con un laser ad eccimeri che emette un fascio di luce ultravioletto con altissima energia specifica, ma basso potere penetrante nelle cellule biologiche, il quale determina una rimozione (fotoablazione) per dissociazione molecolare su strati infinitesimali e senza danno per le cellule adiacenti.
Il chirurgo riesce a rimuovere singoli strati di cellule lavorando sulla curvatura della superficie corneale dell’occhio che viene quindi adattata in modo permanente secondo le esigenze de paziente.
La PRK è particolarmente efficace nel trattamento della miopia: in questo caso lo specialista rimuove la parte centrale più superficiale della cornea, detta epitelio corneale, ottenendone così un appiattimento.
Come si svolge l’intervento di PRK laser
- instillazione di alcune gocce di collirio anestetico;
- posizionamento del paziente su un lettino mobile al di sotto dell’apparecchio laser;
- applicazione di un piccolo divaricatore palpebrale;
- asportazione di una parte della sottile membrana superficiale della cornea (epitelio) con uno strumento smusso;
- identificazione del centro ottico dell’occhio con l’Eye-tracker, facendo fissare al paziente una piccolo puntino luminoso rosso
- trattamento laser.
- Per la miopia il laser agisce appiattendo la curvatura corneale e riportando il fuoco dell’immagine sulla retina;
- Per l’ipermetropia il laser agisce accentuando la curvatura corneale e riportando il fuoco sulla retina;
- Per l’astigmatismo il laser agisce rimodellando la curvatura corneale irregolare e rifocalizzando i punti focali multipli in un unico fuoco sulla retina;
- medicazione con colliri e applicazione di una lente a contatto terapeutica.